Possediamo tutte le capacità tecnologiche per creare un cyber medico in grado di elaborare dati e informazioni per formulare diagnosi più efficaci di quanto non possa fare il nostro cervello. Ma allora cosa ci rende clinici migliori di un complesso ma banale aggregato di microchip?
Possiamo trovare risposta nel racconto “Ray dai mille tic” dove l’autore, il neuropsichiatra Oliver Sacks, riporta lo straordinario caso di Ray, un ragazzo affetto dalla sindrome di Tourette.