Beh direi che dopo ben 6 anni di studio, 36 esami e 36000 ore di frequentazione nel proprio reparto è giunto anche per voi il momento di lavorare e fare un po’ di esperienza vera! Superata l’inevitabile timore iniziale, vi accorgerete di quanto sia bello e appagante!
Quindi, ecco qualche piccolo consiglio per orientarsi.
Cosa posso fare?
Cominciamo dalle ipotesi più gettonate:
1) Sostituzioni di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
Per cominciare a fare sostituzioni, alcune ASL richiedono un codice regionale provvisorio, che è un numero identificativo con il quale la ASL vi riconosce come medici “ incaricati di pubblico servizio”: in breve, è il codice che dovete mettere su ogni ricetta che fate; è provvisorio fino a che non diventate medici di medicina generale convenzionati.
Il medico sostituto ha le stesse potestà certificative e prescrittive del medico titolare. Per questo avrà sicuramente a che fare con il rilascio dei certificati di malattia. Un tempo la certificazione era cartacea: il medico compilava un modulo con tutte le informazioni su malattia e prognosi e questo modulo andava poi inviato all’INPS di zona. Da quando è stato introdotto il certificato di malattia on line, niente più scartoffie! Tutto viene fatto per via telematica. Il medico certificatore dovrà procurarsi delle credenziali, il più delle volte concesse dagli ordini di appartenenza, con cui collegarsi al sito del “progetto tessera sanitaria” ( per maggiori info vai a “certificato di malattia”) e compilare ed inviare per via telematica il certificato.
Ma il formato cartaceo è scomparso del tutto? Magari! Ne avremo ancora bisogno in caso di guasto del sistema informatico. Nella sezione documenti di Medbox trovate anche questo modulo.
2) Continuità assistenziale (ex guardia medica)
Ogni Asl ha la sua graduatoria e il suo sistema per accedervi. Il più delle volte dovrete semplicemente andare alla vostra ASL con una marca da bollo da 16 euro (ma controllate, perché cambiano ad ogni chiaro di luna) e iscrivervi al bando.
3) Medicina penitenziaria
4) Medico alle gare sportive
Si va dalla partita di Rugby a quella di Curling. Provate a contattare le società sportive della vostra zona per sapere se hanno bisogno di un medico durante le competizioni.
5) Medicina dei servizi (SERT, ufficio rilascio esenzioni e permessi invalidi, medicina dei prelievi)
Come per la continuità assistenziale, anche in questo caso per entrare in graduatoria va inoltrata una domanda con marca da bollo alla Asl presso la quale si vuole prestare servizio.
6) Guardia medica turistica
Qui bisogna distinguere le guardie estive e quelle invernali, a seconda che la località sia meta di flussi in una stagione o nell’altra. Le singole Asl pubblicano il bando alcuni mesi prima l’inizio dell’incarico e il servizio di guardia turistica affianca e non sostituisce quello del Medico di Medicina Generale e della continuità assistenziale. Ogni Asl prevede specifici orari di apertura degli ambulatori, ma il lavoro è il più delle volte svolto in orario diurno.
6) Medico di bordo
L’abilitazione avviene dopo aver superato un concorso ministeriale e conferisce al medico il ruolo di direttore sanitario di una nave mercantile.
Ma prima di poter ragionare su cosa si vuol fare da grandi, è necessario sbrigare un po’ di burocrazia…
Tanto per cominciare bisogna iscriversi al proprio Ordine dei Medici (questo non è difficile, gli Ordini sono come il prezzemolo…). Poi bisogna rimboccarsi le maniche e cercare tra le varie agenzie assicurative quella che fa al caso vostro per stipulare una RC Professionale (l’assicurazione per danno a terzi), senza la quale NON dovete nemmeno toccare il vostro caro fonendoscopio.
Inoltre, attualmente è obbligatorio che ogni medico abbia un proprio account di posta elettronica certificata, per gli amici PEC: di solito gli Ordini mettono a disposizione una PEC gratuita sul loro sito e comunque si può trovare a prezzi sopportabili (in genere una decina di euro/anno).
Dulcis in fundo e conditio sine qua non…
I timbri, per poter piazzare con orgoglio il vostro bel nome sulle ricette (vedi esempi sotto).
Sono essenzialmente due e si possono fare o su internet (spendendo un po’ meno) oppure in tipografia o in una cartoleria attrezzata:
- uno, piccolino, con nome e cognome e codice regionale, che vi servirà per timbrare le ricette rosse;
- l’altro, più grande, con nome e cognome, codice fiscale, indirizzo di casa e partita IVA (se l’avete), e che vi servirà per timbrare le ricette bianche (in alto a sinistra del foglio) e le fatture (se avete la partita IVA).
Parleremo un’altra volta della Partita IVA, che merita un discorso a sè.
Sembra impossibile o molto complicato, ma non è così, bisogna solo iniziare: per questo ecco a voi un utile riassunto “ operativo”:
- Iscrizione Ordine dei Medici
- Stipulare RC professionale presso un’agenzia assicurativa
- Richiedere alla propria ASL il codice regionale provvisorio
- Richiedere all’Ordine dei Medici le credenziali per i certificati di malattia INPS
- Farsi un account di posta elettronica certificata
- Farsi fare i timbri su internet o in cartoleria
Tempo stimato per la realizzazione delle operazioni: una settimana.
Quindi… KEEP CALM AND BUROCRACY!!!
L’autore
Dr. Matteo Vannini, medico corsista di Medicina Generale, nonché acritico e feroce blogger.