App, ovvero la staffetta generazionale di Enpam

Riponete i vostri smartphone, questa volta non parliamo di qualche nuova applicazione che ci semplifica la vita, ma di un nuovo sistema di cambio generazionale, ancora in via di definizione ma sicuramente molto interessante: App, ingannevole acronimo per Anticipo Prestazione Previdenziale!

 

Qual è la situazione attuale per un nuovo MMG?

Oggigiorno, quando a suon di guardie e sostituzioni “prendiamo la convenzione”, dobbiamo aprire un nostro ambulatorio e tenerlo aperto, come recita l’ACN, per un numero congruo di ore, per 5 giorni a settimana, cosa che ovviamente ha un prezzo che incide pesantemente sulle nostre finanze; inizialmente abbiamo tante aspettative, tanta voglia di lavorare e “di fare il medico” ma, inevitabilmente, andiamo in perdita.

Ed è proprio qui che vorrebbe intervenire l’Enpam!

Vediamo come…

Un MMG  vicino al pensionamento, per gli ultimi anni di lavoro che lo separano dalla tanto agognata pensione avrebbe la possibilità di farsi affiancare da un giovane collega  e lavorare così la metà delle ore settimanali. Questo lascerebbe ad entrambi i professionisti la possibilità di dedicarsi ad altre attività, come ad esempio la Continuità Assistenziale o la libera professione. 

Il MMG “senior” girerebbe al MMG “junior” la metà del compenso relativo alle quote capitarie al netto delle spese (sul quale continuerebbe a pagare il normale contributo ENPAM);  in cambio, l’ ENPAM girerebbe al medico “senior” metà della pensione sotto forma di anticipo. Su questa parte del compenso, il medico non dovrebbe logicamente pagare alcun contributo previdenziale.

Non è stato ancora definito il metodo di selezione del giovane collega, in particolare come questo possa non scavalcare in modo selvaggio le liste delle graduatorie per la convenzione col SSN; ma sembra che il MMG titolare avrà molta voce in capitolo.

Questa nuova opzione rimarrà comunque volontaria e ci sarà sempre la possibilità di rimanere col vecchio sistema.

Chi sarebbero questi MMG senior  “papabili” ?

Medici con almeno 35 anni di anzianità contributiva, 30 anni di laurea ed età > 60 anni e 6 mesi. Oppure medici con anzianità contributiva di almeno 42 anni e almeno 30 anni dalla laurea. Si parla al momento attuale (dato di agosto scorso) di 6705 MMG e 487 Pediatri! Mica pochi!

La domanda sorge spontanea: ma l’ENPAM non ci perderebbe?

La risposta è no, per un motivo molto semplice: da una parte il MMG a fine carriera riceve metà pensione in anticipo senza pagarci i contributi sopra, mentre dall’altra il neo MMG diventerebbe un “contributore attivo” ENPAM prima del normale iter, dovendo pagare i contributi previdenziali sulla metà dello stipendio che l’altro MMG gli girerebbe.

Affinché tutto questo sia possibile si dovrà aspettare però l’accordo Sisac-sindacati e ENPAM .
Per il momento l’opzione è ancora “grezza” con tanti punti ancora da risolvere:
con quale criterio verranno scelti i giovani medici? 
Come evitare abusi da parte dei medici prossimi alla pensione nei confronti dei nuovi arrivati? Come evitare il rischio che il medico “senior” rimandi la data di pensionamento, allettato da un carico di lavoro ridotto?

E voi, cosa ne pensate?

Riferimenti

 

Matteoblog

 

L’autore
Dr. Matteo Vannini, medico corsista di Medicina Generale, nonché acritico e feroce blogger.

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