Decreto appropriatezza: pronte le istruzioni per l’uso

Se il decreto appropriatezza (di cui abbiamo ampiamente discusso in “Decreto appropriatezza: vediamo insieme di cosa si tratta”) aveva sollevato un oceano di dubbi e critiche, soprattutto per la minaccia di sanzioni per i medici inosservanti, quello che si legge nella Circolare del ministero della Salute inviata lo scorso 25/3 alle Regioni, aiuterà sicuramente a stemperare gli animi.

I concetti chiave che definiscono il senso della circolare sono senza dubbio la cancellazione delle sanzioni e l’avvio di una “fase preliminare di monitoraggio”.

Quest’ultima – si legge nel documento – servirà a raccogliere dati sulle difficoltà di attuazione del decreto e a proporre eventuali correzioni dei criteri di erogabilità ed appropriatezza. Da quella che si prospettava essere una scure sulle teste dei medici di medicina generale, ecco che si passa ad un punteruolo poco affilato.

Non sanzioni quindi, ma linee di indirizzo.

Durante la fase di monitoraggio, e nell’attesa dell’adeguamento dei sistemi informatici di supporto alla prescrizione, i medici sono invitati a rispettare le indicazioni stabilite dal decreto appropriatezza, seppur con qualche semplificazione:

  • segnalare sulle richieste il quesito diagnostico sulla base delle indicazioni enunciate nel precedente decreto. E’ stato eliminato per il momento l’obbligo di inserire il codice nota (yuppie!);
  • indicare, nel caso in cui fosse necessario prescrivere esami riferiti a condizioni cliniche differenti, la condizione clinica principale;
  • ignorare le condizioni di appropriatezza in caso di pazienti oncologici, cronici, e invalidi.

La formulazione originale del decreto aveva creato qualche malumore anche nel rapporto tra medici di medicina generale e specialisti: “Perché mi devo accollare la responsabilità e il costo di una prescrizione redatta da un altro medico?” era il ragionamento degli mmg. E la conseguenza è stata che nel breve periodo tra l’approvazione del decreto e l’emissione della circolare ministeriale, molti pazienti si son visti rifiutare dal medico di medicina generale la trascrizione di esami richiesti dallo specialista.

Ed eccovi serviti. Anche gli specialisti trovano nel documento le loro istruzioni per l’uso:

Specialisti (o odontoiatri) pubblici o convenzionati:
non si può demandare al medico di medicina generale la trascrizione di esami consigliati dallo specialista. Le regioni forniranno agli specialisti gli appositi ricettari ssn (ma non li dovevano già avere?) per la prescrizione di esami.

Specialisti e odontoiatri libero professionisti, o specialisti che effettuano visite in regime di intra moenia:
la prescrizione andrà fatta su ricetta bianca indicando comunque la condizione di erogabilità. Il mmg dovrà poi trascrivere la richiesta su ricettario rosso, barrando la casella S (suggerito) e riportando i riferimenti del medico prescrittore (codice fiscale e/o sigla della provincia e numero di iscrizione all’albo professionale) Questa sì che sarà una bella seccatura!

La circolare attuativa  riporta infine modifiche e precisazioni riguardo le condizioni di erogabilità . Per ora rimandiamo al testo integrale della Circolare per la consultazione di tali modifiche, ma immaginiamo che le suddette correzioni appariranno nell’aggiornamento delle tabelle allegate al decreto.

 

Insomma, un passo in avanti o due indietro?! Chi può dirlo?
Ma una cosa è certa, le urla dei medici arrivano a destinazione e quando arrivano… fanno paura!

Bibliografia

http://www.adnkronos.com/salute/sanita/2016/03/26/circolare-del-ministero-sospese-sanzioni-medici-nel-decreto-appropriatezza_HZbsZHOa6N3NSJoBG7ZVcM.html?refresh_ce

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=37993

Circolare del ministero della salute del 25/3/2016

 

3 pensieri su “Decreto appropriatezza: pronte le istruzioni per l’uso

  1. Attenzione; faccio notare che nell’ultimo capoverso del punto 2 della circolare del Ministero della salute del 25 marzo 2016 c’è scritto che ” i medici prescrittori possono non applicare le condizioni di APPROPRIATEZZA …ai.pazienti oncologici, cronici, e invalidi” non le condizioni della EROGABILITA’ Pertanto, limitandosi all’interpretazione letterale del testo della circolare ministeriale, anche queste categorie di pazienti, dobbiamo rispettare le condizioni di erogabilità prescrittiva del DM 9.12.2015. Sarà stata una svista? Il ministero della salute Intendeva altro? Mah!

    "Mi piace"

Lascia un commento